Strappo al polpaccio – Terapia e trattamento

giovane uomo che accusa un dolore al polpaccio durante una corsa

 

Cos’è uno strappo al polpaccio?

Lo strappo al polpaccio è una rottura parziale o completa del muscolo che si trova sulla parte posteriore della gamba, in genere il capo mediale del muscolo gastrocnemio.

Il polpaccio è una struttura fondamentale per le sue funzioni portanti e di movimento dell’organismo, specialmente quando sono richieste potenza esplosiva e resistenza. Infortuni a carico del polpaccio colpiscono frequentemente gli sportivi professionisti ed amatori.

In particolare, lo strappo al polpaccio colpisce soprattutto chi pratica discipline sportive che richiedono scatti ad alta velocità, alti volumi di corsa, accelerazioni e decelerazioni che comportano affaticamento. La rottura provoca del sanguinamento all’interno del muscolo che ne impedisce la normale funzionalità e può provocare forte dolore. Se l’infortunio è piuttosto grave il soggetto potrebbe risultare impossibilitato a sostenere il peso e a camminare normalmente.

Come posso accorgermi se ho uno strappo al polpaccio?

Uno strappo al polpaccio avviene improvvisamente ed è accompagnato da immediato e intenso dolore. Quando avviene, l’individuo può sentire o udire uno strattone, uno squarcio o un piccolo “scoppio” all’interno del muscolo. Alcuni pazienti riferiscono di avere la sensazione di essere stati colpiti nel dietro della gamba. La gamba in genere si gonfia e può comparire un ematoma più o meno ampio. Dolore al tatto e poggiando del peso sulla gamba, specie se ci si alza sulle punte dei piedi, è facilmente avvertibile.

 

 

Posso correre con  uno strappo al polpaccio?

La possibilità di correre con uno strappo al polpaccio dipende da un numero di fattori, tra cui risulta particolarmente importante l’entità dello strappo. Nelle fasi iniziali dello strappo, un runner potrebbe avere gonfiore e dolore significativi e per tale motivo è indicato osservare una fase di riposo. Bisogna infatti considerare che sia il muscolo che i vasi sanguigni che lo irrorano sono lacerati. Le persone che scelgono di correre durante la fase iniziale dello strappo in genere hanno maggior dolore e arrivano a rendersi conto autonomamente  che è il caso di fermarsi. Una mancata cautela in queste fasi provoca l’aumento del sanguinamento, del dolore e del danno muscolare, andando ad aumentare i tempi di infortunio e il rischio di recidive.

Quanto tempo è necessario per recuperare da uno strappo muscolare?

I tempi di recupero sono strettamente legati alla severità dell’infortunio. Gli strappi muscolari sono classificati in tre categorie a seconda del loro grado di gravità. Maggiore è il grado di gravità, più lunghi saranno i tempi di recupero. Di seguito puoi trovare una breve descrizione di ogni grado di severità di uno strappo muscolare.

 

 

Differenti gradi di strappo muscolare

Strappo di 1° Grado

Lo strappo di 1° grado è uno strappo di media entità in cui una piccola parte delle fibre muscolari risultano allungate o lacerate. Il sanguinamento interno al muscolo è ridotto e, sebbene il muscolo possa risultare “morbido” al tatto e il  fastidio e il dolore siano moderati, esso mantiene inalterata la sua normale forza e il suo range di movimento. Rappresenta il tipo di strappo muscolare più comune e i suoi tempi di recupero variano da 1 a 3 settimane.

Strappo di 2° Grado

Uno strappo di 2° grado presenta un numero consistente di fibre muscolari allungate o lacerate e comporta di conseguenza un sanguinamento maggiore, spesso accompagnato dalla presenza di un ematoma. È  accompagnato da consistente gonfiore e dalla perdita della natura forza del muscolo e del suo range di movimento. Per recuperare da uno strappo di secondo grado è necessario un periodo che va dalle 3 alle 6 settimane, terminate le quali sarà possibile tornare alle piene attività quotidiane.

Strappo di 3° Grado

Lo strappo di 3° grado è caratterizzato dalla completa rottura del muscolo. In particolare il muscolo può distaccarsi dal rispettivo tendine oppure può risultare strappato a metà. Gli strappi di 3° grado sono piuttosto dolorosi e presentano spesso un ematoma (un locale ristagno di sangue provocato dalla rottura dei vasi sanguigni).  In questo tipo di strappo si ha la completa perdita di funzionalità e , per un completo recupero, possono essere necessari fino a 6 mesi. Sono strappi che richiedono attenzione immediata e in molti casi, specie se si tratta di una rottura completa, è consigliabile ricorrere ad un intervento chirurgico.

 

 

Come è possibile trattare uno strappo al polpaccio?

Nei casi di strappo al polpaccio raramente è necessario ricorrere ad un intervento chirurgico. A seconda del loro grado di gravità essi richiedono tre differenti livelli di trattamento. Bisogna considerare che ogni persona ha differenti tempi di guarigione; per tale motivo quelle riportate di seguito sono delle linee guida indicative. Per informazioni più specifiche o situazioni di emergenza è sempre necessario rivolgersi ad uno specialista.

Strappi muscolari di 1° e 2° Grado

Come detto in precedenza uno strappo di 1° grado comporta una perdita di forza e mobilità minima o nulla, perciò sarà possibile continuare ad utilizzare il muscolo per stare in piedi, camminare, etc. Sarà dunque possibile intraprendere da subito un piano di riabilitazione attiva che preveda la partecipazione diretta del paziente nell’esecuzione di esercizi e movimenti dedicati. Uno strappo di grado 2 provoca invece una netta riduzione di forza e motilità; per questo nel suo trattamento si inizierà con un delicato stretching passivo che man mano evolverà in uno stratching attivo, fondamentale per recuperare il range di movimento e migliorare la flessibilità muscolare. Esercizi personalizzati in base alle caratteristiche esigenze del paziente saranno fondamentali per il ritorno alle normali attività quotidiane e sportive. Prima vengono implementati questi esercizi, più rapido sarà il recupero.

Strappo di 3°Grado

Uno strappo di 3° grado richiederà innanzitutto un’attenta valutazione medica. Il dottore potrebbe consigliare un intervento chirurgico qualora la rottura sia evidente. Dopo l’intervento il dottore raccomanderà uno specifico piano di trattamento volto alla riduzione del gonfiore e al controllo del dolore. In seguito, il dottore affiderà il paziente ad un professionista della riabilitazione, come un fisioterapista che lo assisterà nel percorso riabilitativo per mezzo di un programma di esercizi personalizzato. Per il completo recupero e il ritorno alle normali attività quotidiane possono essere necessari fino a 6 mesi.

 

 

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2 commenti su “Strappo al polpaccio – Terapia e trattamento”

  1. Salve oggi sciando con i sci fondo ho sentito.un leggero strappo polpaccio come mi devo comportare grazie flaminio(da premettere che ho 68 anni)

    1. Salve Flaminio, in questi casi consigliamo sempre di rivolgersi ad un professionista del settore per fare una valutazione e avere così un quadro completo della situazione. Se vuole ulteriori approfondimenti può contattarci telefonicamente allo 0697843531.
      Nel salutarla cogliamo l’occasione per augurarle una buona domenica.
      Cordialmente,
      Lo Staff PantaFisio

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